Giuseppe Ghedina (1825 - 1896)

Ritratto di fanciulla (1890)

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Giuseppe Ghedina (Cortina d'Ampezzo 1825 - 1896) è stato un pittore del XIX secolo. Dopo aver studiato all'Accademia di Monaco di Baviera e poi a quella di Venezia, fu scelto come pensionato di Roma, dove coltivò la sua passione per l'arte. Ghedina si dedicò principalmente alla pittura di soggetti tratti dallo Shakespeare e alla rappresentazione di temi sacri, dimostrando di essere un abile disegnatore e un vivace colorista. Il suo lavoro spaziava tra diverse tecniche pittoriche, come il fresco, l'olio, la tempera, il pastello e l'acquerello. Tra le sue opere più famose si annoverano il "Concerto di donne in costume veneziano del 500", esposto al Salone di Parigi, il ritratto di Teresa Ghedina Chiaradia e l'Autoritratto, che furono presentati alla Mostra del Ritratto Veneziano dell'Ottocento a Venezia nel 1923.

È stato anche l'autore di affreschi nella chiesa parrocchiale di Tarcento, in Friuli, sulla facciata della sua casa paterna a Cortina, e nel Palazzo Papadopoli. Inoltre, ha creato il disegno per lo zoccolo del monumento a Tiziano a Pieve di Cadore. Alcuni dei suoi lavori sono conservati a Ferrara, tra cui "Santa Lucia" nella chiesa di Santa Caterina da Siena, "Il martirio di Santa Caterina" nella chiesa di San Leonardo e "La moltiplicazione dei pani" nel refettorio del Monastero di Santa Maria degli Angeli. Nonostante la sua grande abilità artistica, Ghedina ha lasciato Venezia dopo le guerre contro l'Austria per stabilirsi a Cortina d'Ampezzo, dove ha trascorso il resto della sua vita fino alla morte nel 1896.

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